lunedì 23 maggio 2011

Stress da maestre!

Ciao,

in questi giorni mi è capitato di parlare dello stress e del burnout. Sapete che cosa sono questi due concetti?

Il primo si potrebbe definire come un ingrediente fisso della nostra vita, causata da una molteplicità di fattori come la risposta fisica, mentale ed emotiva che ciascun individuo oppone all’incontro con stimoli ambientali o relazionali. Mentre questo concetto può essere anche positivo, in quanto rappresenta uno stimolo per l’azione, il burnout è decisamente negativo. Si manifesta spesso con particolari stati d’animo (ansia, irritabilità, panico, esaurimento fisico…), somatizzazione (quali emicrania, sudorazione…) e reazioni comportamentali (ridotta creatività, chiusura difensiva al dialogo).

Negli ultimi anni ci sono stati, purtroppo, fatti di cronaca preoccupanti in asili riguardo a insegnanti e bambini. Questo post non vuole salvare il comportamento di quelle maestre giustamente accusate di maltrattamento, ma vuole soffermarsi su una problematica spesso non calcolata o tenuta poco in considerazione dagli istituti scolastici stessi.

Una delle categorie principali soggetti al burnout è proprio quella degli insegnanti. I motivi sono principalmente due:

  • Variabili contestuali.
  • Tratti psicologici personali.

Per variabili contestuali si intende la valutazione del contesto di lavoro, in questa categoria rientrano il rapporto con i colleghi e con i superiori, l’organizzazione dell’istituto, lo stipendio, il carico lavorativo e le ore lavorative. Oltre a questi indicatori di base, di fondamentale importanza è il contenuto del supporto socio-emotivo: più gli insegnanti sono coinvolti in interazioni di supporto in cui possono discutere degli aspetti positivi legati al lavoro, meno corrono il rischio di burnout; più è elevata l’affettività positiva e più gli insegnanti sono energici ed attivi e meno esposti allo stress. Alcune ricerche suggeriscono che la disponibilità di un supporto sociale costituisce un’importante fonte di contenimento dello stress degli insegnanti. Il benessere soggettivo, infatti, è una valutazione cognitiva ed affettiva, di autostima e senso di autoefficacia, in modo particolare si è visto che un evento particolarmente stressante per la carriera degli insegnanti è l’esperienza d’insuccesso scolastico degli alunni prolungata nel tempo.

Per quanto riguarda il secondo aspetto, ossia i tratti psicologici personali, si possono distinguere diversi tratti in base al modello delle organizzazioni di significato personale, cioè ogni individuo sviluppa nel tempo una modalità di costruire il proprio punto di vista dall’interno in modo unico e personale, pur condividendo la stessa realtà con altre persone:

  • Stile volitivo-attento: questo genere di persone ha la necessità di sentire che ha il pieno controllo della situazione ed è proprio in questi momenti che avverte un senso di autoefficacia, sicurezza e benessere. Lo stato di benessere è associato con il concetto di sentirsi tranquilli. Questi individui sono anche degli ottimi organizzatori in generale anche perché le situazioni aperte sono percepite come elemento di disturbo.
  • Stile metodico-analizzatore: sono persone che si affidano al potere del pensiero di staccarsi dall’immediatezza dell’esperienza per coglierne gli aspetti invarianti: per loro la ragione è il canale principale di conoscenza del mondo. Il benessere è spesso legato alla sensazione di avere ricostruito cause, condizioni e passaggi di un processo o di un fenomeno, se ciò manca emerge la sensazione di malessere. Si sta bene se si può ordinare il caos.
  • Stile fantasioso-duttile: la flessibilità e l’assoluta mancanza di rigidità sono le componenti principali di questi individui. Inoltre hanno una spiccata capacità di abbandonarsi alle fantasie e costruire storie nella mente, hanno, quindi, una creatività molto alta. Stanno bene nelle situazioni nuove, davanti agli eventi inaspettati, in tutte le occasioni che innalzano il livello di stimolazione. L’essere in relazione è la principale fonte di benessere.
  • Stile responsabile-riflessivo: è un genere di persona che si focalizza primariamente sui propri stati interni che sono facilmente accessibili e oggetto di riflessione. Queste capacità introspettive generano anche una buona capacità di riconoscimento e d’empatia per le emozioni altrui. Il benessere è inteso in questo modo: si sta bene quando ci si prende cura di qualcuno. Queste persone riescono a prendere molti impegni e a portarli avanti tutti con costanza e serietà spesso senza chiedere aiuto.

Con questa suddivisione non voglio dirti che esiste uno stile personale adatto per fare l’insegnante. Assolutamente no! Però penso che all’interno di un istituto, un bravo preside, un bravo coordinatore e una buona amministrazione dovrebbe tenere conto della personalità di ogni singolo membro e capire se il ruolo dato è adatto per quell’individuo. Questa accortezza potrebbe evitare di arrivare a casi di burnout.

Per concludere vorrei sottolineare l’importanza di una formazione di auto-valutazione e auto-regolazione della propria conoscenza, delle personali concezioni e del movimento emotivo interno. Una formazione non soltanto teorica ma anche pratica e supervisionata per la tutela non solo dei bambini e dei ragazzi, ma dell’insegnante stesso.

Ti ha interessato questo argomento? Vorresti saperne di più o semplicemente vorresti fare qualche precisazione. Ricordati che puoi commentare i miei post!!!

lunedì 9 maggio 2011

I videogiochi sono una forma d’arte

videogiochi-2009-prossime-uscite-novita-pc-ps3-xbox360-nintendoL’intrattenimento videoludico è, oramai, parte della nostra vita quotidiana. Ma soprattutto di quella del tuo bambino. Come sai, sono un forte sostenitore dell’apprendimento multimediale, cioè di quelle modalità di acquisire conoscenza che sfruttano le possibilità della moderna tecnologia mediatica: essa nasce per migliorare la nostra vita prima di tutto! (e qui non voglio mettermi a discutere di “etica tecnologica”)

Tra queste molteplici potenzialità dell’evoluzione tecnologica, tra gli innumerevoli nuovi media, troviamo i videogiochi e tutto il mondo che li circonda. Essi hanno una forte attrattiva verso i ragazzi e spessoSeriousGames-MSU vengono preferiti ad altre attività considerate “migliori”. Ora, il Vostro Gufo non intende difendere a spada tratta l’universo videoludico, che ha i suoi pro e i suoi contro, ma esso può essere sfruttato positivamente (vedi qui per un esempio!). Ci sono opere, che rientrano all’interno dei cosiddetti Serious Games, che hanno il preciso intento di formare le persone e sensibilizzarle verso una determinata tematica (visita KoalaGames).

La mia opinione è che, proprio secondo questo pensiero, gli Stati Uniti abbiano dichiarato i videogiochi una forma d’arte, inserendoli nel programma NEA (National Endowment for the Arts) all’interno della categoria The Arts in Media (precedentemente, The Arts in NEA_Logo_1_Radio and Television):

I progetti possono includere programmi radio e video di alto profilo di uno o diversi episodi (documentari e produzioni drammatiche); media creati per il cinema; performance programs; produzioni artistiche da usare nelle serie esistenti; i webisodes di più parti; i giochi interattivi.

Tutto ciò si concretizza nella possibilità da parte degli sviluppatori di richiedere fino a 200.000$ di finanziamento per opere che verranno distribuite gratuitamente e che si dimostreranno in grado di migliorare il benessere delle persone. (fonte Eurogamer.net)

Il mio consiglio, in conclusione, è di non vedere con negatività i videogiochi ma di essere aperti ad essi, sapendo cogliere il bene e le fantasiose possibilità che possono offrirci!

Mr Men & Little Miss

Oggi ricorre il 76° anniversario della nascita di Roger Hargreaves e a doodle1ricordarcelo, come sempre, c’è Google. Con alcuni doodles la società di Mountain View celebra l’occasione, non ti resta che andare sulla homepage (www.google.it) e cliccare alcune volte il tasto F5 per sfogliare le diverse illustrazioni create per la ricorrenza.

Hargreaves è stato un illustratore e scrittore britannico, creatore di molti personaggi amati dal giovane pubblico tra cui Mr. Men e Little Miss (http://www.mrmen.com/) e molti altri. E’ venuto a mancare all’età di 53 anni, l’11 settembre 1988.

Su Amazon e molti altri siti di vendita online, puoi trovare moltissimi suoi libri, magari c’è quello che fa al caso tuo!

Milano Food Week

milanofoodweek2011_42x12cmDal 7 al 15 maggio a Milano non si parlerà d’altro che di alimentazione e cucina! E’ la settimana dedicata alla cultura alimentare, la Milano Food Week, ricca di eventi e possibilità che non devi certo farti sfuggire.Logo Cook&Books

Come di consueto, mi sono lanciato alla ricerca di eventi dedicati ai bambini e nel mese di Maggio ci sono ben 3 eventi organizzati da Donna Moderna all’interno della Cook&Books Academy di Mondadori.

3 Sabati all’insegna del gusto e del divertimento in cucina per te e<ame_info><br /><codice_db>AA297636</codice_db><br /><nome_db>cucina</nome_db><br /><larghezza_hres_mm>210</larghezza_hres_mm><br /><altezza_hres_mm>315</altezza_hres_mm><br /><risoluzione_hres_dpi>254</risoluzione_hres_dpi><br /><pixel_x_hres>2100</pixel_x_hres><br /><pixel_y_hres>3150</pixel_y_hres><br /><metodo_colore_hres>RGB</metodo_colore_hres><br /></ame_info> il tuo bambino. Il 14 maggio, al Mondadori MultiCenter in Piazza Duomo, dalle 15 alle 18 ci sarà il corso “Pizze pazze” (costo 30€). Sabato 21, stessa ora e luogo, porta i tuoi piccoli a “Giochiamo a farci da mangiare” (costo 30€):

passiamo i grembiuli ai più piccoli e affidiamo loro mestoli e ciotole, per mettersi alla prova con piccole ricette originali e creative. Tra sperimentazione, divertimento ed educazione al gusto

Le giornate si allungano e il tempo soleggiato si accompagnano bene con una gita in campagna e un gustoso picnic! Cosa aspetti allora a iscrivere i tuoi ragazzi a “Il cestino nel picnic” (costo 30€), che si terrà sabato 28 sempre al Mondadori Multicenter dalle 15 alle 18.

yogi-picnic-cartoon

domenica 8 maggio 2011

Tanti Auguri Mamme!

festa-della-mamma Buona festa della mamma a tutte le lettrici del blog! Tantissimi auguri dal Vostro Gufo Anacleto!! Sorriso

Torta di compleannoTorta di compleannoTorta di compleannoTorta di compleannoTorta di compleannoTorta di compleannoTorta di compleannoTorta di compleanno

 

 

google-doodle-festa-della-mamma

sabato 7 maggio 2011

L'Unicef e la Convenzione sui Diritti dell'Infanzia

Ciao!!
Sicuramente avrai già sentito parlare dell’UNICEF vero?
Io, in questi giorni, ho deciso di scoprire da vicino che cosa fa e su cosa si fonda questa organizzazione. Ho fatto un piccolo volo da loro e ho dato la mia disponibilità come volontario! Ogni tanto è giusto mettere le nostre capacità a disposizione delle altre persone in modo gratuito. Non fa solo bene agli altri, ma anche a te stesso.
Ma non farò un post parlando dei numerosi progetti dell’Unicef, anche perché hanno un sito apposta per questo genere di cose. Io oggi voglio parlarvi dei diritti del bambino.
Ti vedo un po’ perplesso: ti stai forse chiedendo a cosa serve parlarne in Italia o nei paesi sviluppati come i nostri, dove i bambini vengono tutelati in tutti i modi possibili?
La risposta a questa domanda è duplice:

  • Per te genitore, maestra, educatrice od educatore è importante sapere che esiste una Convenzione sui diritti dei bambini approvata dall'ONU nel 1989. Sarebbe opportuno, a mio avviso, che ogni persona, che ha che fare con i bambini, legga i suoi articoli almeno una volta. La tutela del tuo bambino non è solo compito dello Stato, ma di chiunque si prenda cura di lui.
  • È necessario inoltre che i bambini stessi imparino i loro diritti. Questo insegnamento li inserisce all'interno di un’educazione civica, li responsabilizza e gli fa capire cosa è giusto o non è giusto nei loro confronti.
Unicef ha cercato di superare un limite della convenzione sui diritti dell’infanzia infatti ha “tradotto” il testo degli articoli ai bambini. Noi tutti sappiamo che le leggi, gli articoli non sono facili da capire. Hanno un linguaggio particolare, denso di significato ed allora il modo migliore per far capire ai bambini questi articoli è farli spiegare dai bambini stessi. È così che nasce “I diritti dei bambini in parole semplici”.

In questo modo si spiega ai bambini che:

  • Chi ha meno di 18 anni ha diritto alla Convenzione. (Art. 1)
  • Non ha importanza il colore, la razza, la religione o il sesso ma solo il fatto di essere un bambino. (Art. 2)
  • Gli adulti, che hanno a che fare con un bambino, devono fare quello che è meglio per lui. (Art 3)
  • I bambini non devono essere separati dai genitori a meno che non è per il loro bene. (Art. 9)
  • Se vengono prese delle decisioni che riguardano il bambino,  i genitori devono farli esprimere la sua opinione e tenerla in considerazione. (Art. 12)
  • I bambini hanno diritto di imparare ed esprimersi come vogliono. (Art. 13)
  • I bambini hanno diritto di avere una vita privata (occhio quindi mamme e papà a guardare i loro diari!! :D). (Art. 16)
  • I genitori, anche se separati, devono collaborare per crescere il bambino in modo sano. (Art. 18)
  • Nessuno deve fare del male ai bambini. (Art. 19)
  • Esistono dei diritti sull'adozione, sulla disabilità, sul divorzio, sui rifugiati, sugli orfani. (Art. 20, 21, 22, 23)
  • Bisogna garantire ai bambini almeno un livello di benessere sufficiente e che se questo non può essere mantenuto a livello economico dai genitori, è il governo che deve assumersi questo compito. (Art. 27)
  • Ogni bambino ha diritto ad un’istruzione, ma anche diritto a giocare. (Art. 28, 31)
  • Si deve proteggere il bambino dal lavoro minorile, dalle droghe, dagli abusi sessuali e dal rapimento. (Art. 32, 33, 34, 35)
  • Se per ragioni estreme il bambino viene messo in prigione, ha diritto ad attenzioni speciali e alle visite regolari della famiglia. (Art. 37)
  • In caso di guerra i bambini hanno diritto a non parteciparvi. (Art. 38)
  • Anche i bambini hanno il diritto di difendersi se vengono accusati di un crimine. (Art. 40)
  • Adulti, bambine e bambini devono sapere che esiste una Convenzione sull'infanzia. È un loro e nostro diritto! (Art. 42)
    Ovviamente non ho spiegato ogni articolo. Alcuni hanno una valenza tecnica, indirizzata ai governi.

    Prima di salutarvi volevo lasciarvi gli indirizzi delle sedi Unicef nella regione Lombardia, la zona dove per ora ho volato di più. Chissà magari se avete del tempo potete andare anche solo per vedere com’è, cosa fanno e che cosa vendono.

    Bergamo- Via Ezio Zambianchi 5
    Brescia- Via Fratelli Dandolo, 5
    Cinisello balsamo- Via Carlo Villa 1, angolo Via Garibaldi
    Como- Via Bellinzona 149/c c/o Centro Civico
    Cremona- Portici Via Baldesio, 12 
(Piazza del Duomo) 

    Lecco- Via Roma 51
    Lodi- il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, V.le Piacenza n. 83
    Mantova- Via Bellalancia 7
    Milano- vicino al Carcere di San Vittore e alla Basilica di Sant'Ambrogio
    Pavia- Piazza della Vittoria Mercato Coperto
    Saronno- Via S. Cristoforo, 9
    Sondrio- Palazzo Pretorio -Piazza San Pietro 23022 Chiavenna (SO)
    Valcuvia- presso l'Associazione Genitori di Cuveglio via per Duno.
    Varese-Via Como, 28