Ciao a tutti,
quante mamme o maestre, dopo una giornata faticosa, non vede l’ora di sdraiarsi, rilassarsi e, se è possibile, farsi fare un bel massaggio o delle coccole dal proprio compagno?
Il massaggio è ormai entrato a far parte del nostro concetto di benessere. Ognuno di noi conosce o ha provato l’effetto piacevole di mani esperte sul nostro corpo. Pochi sanno però quanto possa essere piacevole il massaggio per un bambino; poche mamme hanno l’abitudine di massaggiare il corpo del neonato, o del figlio piccolo; poche maestre utilizzano il contatto corporeo per gestire l’emozione dei bambini.
L’importanza del contatto corporeo è stato per la prima volta evidenziato da Wilhelm Reich celebre psicoanalista allievo di Freud. Prima di lui il contatto tra paziente e psicoanalista era qualcosa da evitare. Egli invece coglie un’identità funzionale sul carattere di una persona e il suo atteggiamento corporeo o come la chiama lui “corazza” muscolare, definita in questo modo perché serve per difendere l’individuo contro le esperienze emotive dannose e dolorose.
Dalle sue teorie numerosi psicologi hanno preso spunto. Lowen per esempio ha coniato il termine bioenergetica facendo riferimento all’energia orgonica, già postulata da Reich. Una forma di energia vitale che scorre lungo il corpo e che si può bloccare se ci sono pressioni interne o esterne creando, appunto, la corazza dell’uomo. In Lowen troviamo anche l’eredità sull’interesse dei neonati e dello sviluppo che aveva Reich, infatti nel suo libro “Bioenergetica” egli dice che la personalità dell’uomo è costituita da strati di sviluppo che possono entrare in conflitto o venire repressi; due elementi di questa stratificazione sono:
- Neonato: è caratterizzato dal desiderio di contatto. Quando questo desiderio viene soddisfatto il bambino si trova in uno stato di piacere; la deprivazione uno stato di sofferenza;
- Bambino: è caratterizzato dal bisogno di esplorare il mondo, attraverso questa esplorazione il bambino crea il mondo nella propria mente. Crea anche l’idea di se stesso a livello cosciente. Una privazione dell’esplorazione lo conduce ad una chiusura su se stesso.
Vorrei concentrarmi con voi su questi due stadi dello sviluppo per farvi capire come può essere utile usare il massaggio con i nostri bambini. Per fare questo devo però parlarvi di un’altra autrice: Eva Reich figlia di Wilhelm Reich.
L’autrice ha incentrato il suo interesse sui primi anni di vita per prevenire l’irrigidimento dei muscoli che fa ristagnare l’energia del corpo, provocando una dissociazione della coscienza con il corpo. La corazza, infatti, può formarsi già al momento del concepimento, nell’utero materno o durante l’allattamento come reazione al dolore o al trauma. Mentre durante l’infanzia il flusso dell’energia del bambino può essere interrotto quando gli viene imposto qualcosa che limita la sua scoperta del mondo e la sua curiosità.
A tutti questi irrigidimenti del corpo si può far fronte, non solo prestando più attenzione al comportamento e alle esigenze del bambino, ma anche attraverso il contatto corporeo e il massaggio.
Numerose ricerche evidenziano l’importanza del tatto nei neonati. Se si pensa all’ambiente uterino, infatti, possiamo capire come i sensi che più si sviluppano sono l’udito e il tatto. La voce della madre viene riconosciuta già nello stadio prenatale. Grazie al tatto il feto riesce a capire i cambiamenti di temperatura dovuti alla circolazione sanguigna ed è ha contatto con diversi liquidi e le varie pareti che lo circondano. Proprio perché questo senso è estremamente sviluppato, il passaggio tra ambiente uterino e mondo può essere traumatico. Il neonato ha bisogno ancora del calore del corpo della madre; questo bisogno rimane per parecchi mesi. Il contatto corporeo della madre lo rassicura; molte volte, infatti, i bambini piangono solo per il bisogno di essere presi in braccio.
Un insegnamento che Eva Reich dà alle madri è di massaggiarli ogni giorno, in modo particolare dopo il bagnetto o dopo il cambio del pannolino. Il massaggio va fatto in un ambiente caldo, con il bambino nudo, con mani belle calde e non fredde e su tutto il corpo. È un massaggio dolce: non bisogna andare in profondità, ma rimanere solo in superfice. I movimenti del babymassaggio sono:
- Sfiorare: si esegue tenendo le dita leggermente allargate in modo da poter toccare tutta la superficie della pelle.
- Far vibrare: si appoggia la mano delicatamente sui muscoli e la si fa vibrare procedendo dall’alto verso il basso.
- Eseguire movimenti circolari: la pressione delle mani, dita, sul corpo descrive una “O”.
- Frizionare ed eseguire movimenti circolari: movimento combinato in cui si eseguono due movimenti contemporaneamente.
Lo stesso tipo di massaggio è efficace anche in bambini più grandi: il consiglio è quello di sottoporre vostro figlio prima della nanna o nel momento delle coccole.
Infine alcune emozioni dei bambini (aggressività, paura, nervosismo, ansia) possono essere gestiti con semplici tocchi o semplici massaggi.
Per chi volesse approfondire l’argomento il mio consiglio è quello di leggere qualche libro sulla bioenergetica dolce o seguire il sito http://www.centrostudievareich.com/
A presto!!
Il vostro Gufo Anacleto.